Nasce a Pescara nel 1954, pittore, produttore, art director, vive e lavora tra Amburgo, Pescara e Roma. La sua vita d’artista, di natura poliedrica, inizia a Pescara, negli anni70, e si dirama fra La comune di Ovada e le strade d’Europa Arte, politica e poetica sono le sue linee guida. Punto di riferimento artistico, la galleria “Convergenze” a Pescara diretta da Peppino D’Emilio. Claudio Di Carlo ha sempre posto il proprio sguardo sulle forme dello sconfinamento.
È un artista proteiforme che ha attraversato la pluralità delle esperienze contro culturali e artistiche degli anni Settanta e Ottanta. Cresciuto nell’humus dell’anarchismo etico- politico, si è occupato di musica underground e di teatro di ricerca.Ha progettato spazi culturali, creato gruppi di intervento artistici, spettacoli multimediali, prodotto gruppi rap/rock, inventato e organizzato Festival, happenings e performances, si occupa di musica elettronica. Un moto centrifugo che ha assunto la funzione necessaria della propria creatività. Un crescente sentimento di vocazioni plurime – quasi l’immagine di un io che si fa moltitudine – significativamente sconnesse ai vincoli autoritari o mediatori con cui la nostra società regolamenta la propria eccitazione e repressione. Nei suoi risoluti ingressi nell’“altro”, ha varcato soglie date per serrate in una spirale tanto intensa quanto estesa. In questo Claudio Di Carlo sembra incarnare la personalità multi-identitaria e nomade del mondo post-moderno, quanto mai radicata tra le frontiere sensoriali dei linguaggi somatici ed esperienziali.
Un continuo lavoro di “ricombinazione” il suo che ha sempre solcato in effetti le forme estetiche della vita quotidiana, le culture spettacolari dei consumi diffusi, per approdare alla concentrazione e al contenimento di una forma, all’integrità di una specifica esperienza sensibile. Non banalmente per esprimere ciò che si è o essere ciò che si esprime, ma, fedele alla propria natura, per “diventare ciò che si è”. La sua è una pittura postmoderna, lui riattualizza nelle tecniche di costruzione delle immagini e nei temi, ma è pur sempre “pittura pittura” realizzata nel lento costruire, fare e disfare delle forme, dei toni, dei timbri e delle luci. Pensata per l’occhio. Particolare attenzione dedica al mercato on-line. Dalla fondazione dei gruppi Punk-rock Koma e R.A.F. (Frazione Armata Rock) nel 1977 al suo recente ‘Omaggio a Rossini – Già la luna è in mezzo al mare’, lavoro esposto a Pesaro in Casa Rossini, le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in tutto il mondo, diversi sono i critici che seguono il suo lavoro. Si è occupato di esecuzione e produzione, dal punk-rock sperimentale degli inizi, 77/80 “Rock Armee Fraktion” e “Koma” , alla musica elettronica del suo attuale gruppo “Hypervectorial System”, con il compositore Gabriel Maldonado.
“È un artista proteiforme che ha attraversato la pluralità delle esperienze contro culturali e artistiche degli anni Settanta e Ottanta”